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H2O: preziosa, possente, poca
L’acqua è preziosa e sta diventando sempre più scarsa, anche nelle Alpi. In che modo i cambiamenti climatici stanno modificando l’approvvigionamento idrico? Chi decide la distribuzione di questa preziosa risorsa? E cosa ne sarà della salubrità della nostra acqua potabile e degli ambienti acquatici come habitat? Vi invitiamo a discutere con noi di soluzioni sostenibili nel secondo ForumFuturo Alpi del Liechtenstein “H2O: preziosa, possente, poca”, che si terrà il 27 e 28 giugno 2025 a Schaan.

Un anno all'insegna dei ghiacciai
Il 2025 è l’Anno Internazionale per la Conservazione dei Ghiacciai, che sono in fase di rapido ritiro in tutta Europa. In occasione della prima Giornata mondiale dei ghiacciai, che si terrà il 21 marzo, le organizzazioni alpine chiedono tramite un manifesto una maggiore protezione dei ghiacciai e delle risorse connesse.

Troppa acqua, mancanza d’acqua: escursione nel Wienerwald
Come fanno i droni a rilevare falò illegali? Come proteggere gli insediamenti dalla prossima alluvione? Cosa hanno in comune gli incendi boschivi con le valanghe? Alla fine di novembre 2024, un’escursione nell’ambito del progetto MultiBios ha cercato risposte nella Riserva della Biosfera del Wienerwald.

Il Tagliamento di nuovo in pericolo.
Il Tagliamento, uno degli ultimi fiumi naturali delle Alpi è in pericolo. Grandi opere ne minacciano la sua parte di maggior valore ambientale. Dopo l’appello di scienziati e ricercatori anche cittadini e ONG chiedono che questo patrimonio venga conservato per le generazioni future.

Bilancio allarmante della Carovana dei Ghiacciai 2024
I ghiacciai alpini italiani stanno scomparendo ad un ritmo impressionante: è questo l’esito allarmante della Carovana dei Ghiacciai 2024, organizzata da Legambiente in collaborazione con la CIPRA Italia e il Comitato Glaciologico Italiano.

Battaglia per l’acqua delle Alpi
Revival del boom dell’energia idroelettrica: 70 anni fa molti fiumi alpini furono sbarrati da dighe per centrali elettriche e vennero devastate preziose zone d’alta quota. Oggi, nuove mire minacciano le funzioni ecologiche di questi ambienti. A fronte della contrazione dei ghiacciai e dell’aumento delle richieste di utilizzo, si profila una battaglia per accaparrarsi l’acqua.

Nuova vita per le acque
Esempi provenienti da diverse regioni delle Alpi mostrano perché la rinaturalizzazione di torrenti, torbiere e zone umide è importante e come può aiutarci ad affrontare la crisi climatica.

Rifugi alpini: prime vittime della crisi climatica?
Scarsità d’acqua, montagne pericolanti e necessità di interventi di ristrutturazione: la gestione dei rifugi alpini è sempre stata difficile, ma la crisi climatica peggiora ulteriormente la situazione. La Federazione dei Club Alpini Austriaci ha già lanciato l’appello “Emergenza dalle Alpi”.

Esperienze climatiche alpine
Che sentimenti suscita in noi la crisi climatica? Sette persone direttamente colpite, provenienti da diverse regioni alpine, condividono le loro esperienze e i loro pensieri.

Dall’isola di calore alla città spugna
Localizzare le isole di calore, creare città spugna, informare le persone e favorire la loro partecipazione al processo decisionale: buoni esempi di città e comunità più sane nella regione alpina.

Via libera alla Nature Restoration Law dell’UE
Il 17 giugno 2024 la maggioranza dei ministri dell’ambiente dell’UE ha votato a favore della legge sul ripristino della natura. Il fattore decisivo è stato il coraggioso e lungimirante voto favorevole espresso all’ultimo minuto dalla ministra dell’Ambiente austriaca.

Ghiacciai, verso la scomparsa definitiva
Sono anni che i ghiacciai soffrono delle conseguenze del cambiamento climatico, ma gli ultimi dati provenienti dai Paesi alpini non cessano di essere allarmanti: nelle misurazioni effettuate tra il 2022 e il 2023, i ghiacciai delle Alpi si sono ridotti come mai prima d’ora. Un ricercatore del Club Alpino Austriaco descrive la situazione come “disastrosa”.

Nuovi invasi artificiali per contrastare la siccità
Frequenti ondate di siccità, agricoltura assetata: l'Italia sta discutendo la costruzione di ulteriori invasi per fornire acqua e produrre energia. Soluzioni più ecologiche rischiano di passare in secondo piano.

Dopo le inondazioni
Quale ruolo potrebbero avere le riserve della biosfera nell’affrontare i rischi climatici? Questo è stato il tema di un workshop internazionale organizzato dal progetto MultiBios a Bad Kleinkirchheim/A all’inizio di aprile 2024, con sopralluogo nella valle Gegendtal, due anni fa colpita da intense precipitazioni e inondazioni.

In bicicletta alla volta del ghiacciaio
Attività sportive in montagna e protezione del clima: all’inizio di settembre 2023, un gruppo di cicliste e ciclisti sul percorso da Lindau am Bodensee/D al Ghiacciaio dell’Ochsental/A ha dimostrato come sia possibile coniugare questi due aspetti. I temi affrontati lungo il percorso spaziavano dal turismo sostenibile all’energia idroelettrica, dalla conservazione della natura alla scomparsa dei ghiacciai.

Corsi d’acqua vivi: una grande opportunità
Molti grandi fiumi come il Rodano e il Reno nascono nelle Alpi svizzere. Per molte persone sono il simbolo di una natura incontaminata. Perfino qui, però, solo un decimo dei corsi d’acqua è considerato ancora intatto. E anche questi fiumi dinamici e selvaggi, con paesaggi golenali ricchi di specie, sono minacciati. Il passaggio alle energie rinnovabili fa dimenticare che l’energia idroelettrica mette a rischio la biodiversità, spiega Salome Steiner.

Turismo invernale nella crisi climatica
La neve naturale diventa più rara e quella artificiale più costosa a causa degli inverni secchi: il rapporto "Nevediversa 2023" analizza gli effetti della crisi climatica sulle stazioni sciistiche in Italia.

Clima alpino – segnalare lo stato di emergenza in modo congiunto
Meno neve, rapido scioglimento dei ghiacciai ed estati torride hanno già avuto un forte impatto sulla vita nelle Alpi. Per evidenziare gli eventi più importanti e classificarli nell’evoluzione del clima, i servizi meteorologici di Germania, Austria e Svizzera hanno iniziato a pubblicare ogni sei mesi il bollettino “Clima alpino”.

Paesaggi energetici fuori luogo
No alla produzione di energia in aree montane pressoché incontaminate. Il risultato di un recente sondaggio condotto in Svizzera è chiaro. Le aree già utilizzate in modo intensivo in prossimità delle stazioni sciistiche o delle centrali elettriche esistenti sarebbero più adatte all’espansione delle energie rinnovabili.

Ricorso blocca la costruzione di un bacino di accumulo
Il comune di La Clusaz, nel dipartimento francese dell’Alta Savoia, ha presentato un progetto per la costruzione un bacino di accumulo destinato principalmente alla produzione di neve artificiale. Le attiviste e gli attivisti hanno occupato il sito e le associazioni ambientaliste hanno presentato un ricorso contro il progetto. Alla fine di ottobre 2022, una sentenza del tribunale ha bloccato il progetto.

Progetti controversi per la produzione di energia rinnovabile
Dall’espansione dell’energia idroelettrica in montagna agli impianti fotovoltaici ad alta quota: a quale prezzo è ancora giustificabile l’espansione delle energie rinnovabili nella regione alpina? Questa domanda è di grande attualità sia a proposito della valle Kaunertal/A che a Gondo/CH.

Un segnale per la protezione del clima
Dal Parco nazionale del Triglav in Slovenia a Radnig in Austria e Gondo in Svizzera, il 13 agosto 2022 numerose persone si sono incontrate per dare un segnale per la protezione del clima. Quest’anno “Falò nelle Alpi” si è svolto all’insegna del motto “Le Alpi hanno bisogno di protezione del clima”.

Green Communities nei territori montani italiani
Gestione sostenibile del patrimonio edilizio, efficienza energetica, integrazione dei servizi di mobilità. Come valorizzare i territori di montagna e contenere l’uso eccessivo di risorse naturali? Le prime Green Communities in Italia mostrano come realizzare la transizione equa e inclusiva nelle piccole comunità.

Qual è il contributo della natura nelle Alpi
Pascoli alpini che forniscono cibo. Alberi che producono un microclima gradevole. Paesaggi alpini che guariscono e emozionano. Una storia sul valore della natura nella regione alpina – e su quello che la CIPRA Internazionale fa per proteggerla.

Le riserve idriche d’Europa sono minacciate
Il cambiamento climatico mette in crisi la regione alpina, fino ad oggi caratterizzata da una grande ricchezza d’acqua. Fenomeni di siccità come quelli dello scorso inverno e di questa primavera sono sempre più frequenti, con conseguenze di vasta portata per la natura e la società.

Waale, bisses, rus – rogge e canalette di irrigazione
Importanti per il paesaggio culturale e la biodiversità, simbolo della gestione comunitaria delle risorse: è stata presentata domanda affinché le pratiche di irrigazione tradizionale entrino a far parte del patrimonio culturale immateriale UNESCO.

Conservare e rinaturalizzare i corsi d’acqua di montagna
Nella valle francese della Romanche una diga costruita un secolo fa viene abbattuta – in totale nella regione vengono smantellate cinque dighe e tre centrali elettriche. Quest’anno in Svizzera i torrenti Beverin e Chamuera sono stati i primi corsi d’acqua a ottenere il riconoscimento di “Perla d’acqua Plus”.

Quanta energia idroelettrica è ecologicamente sostenibile?
Riqualificare le centrali elettriche esistenti invece di costruirne di nuove, preservare gli ultimi corsi d’acqua integri, coordinare l’utilizzo e la protezione nei diversi Stati: la CIPRA pubblica un documento di posizione con richieste dettagliate sullo sfruttamento dell’energia idroelettrica nelle Alpi.

Elementari e a rischio
Acqua pulita, aria pura, boschi in perfetta salute: spesso le condizioni degli habitat della natura e dell’uomo si riconoscono nel piccolo.

Attuare gli obiettivi di sostenibilità a livello locale
Passeggiate dedicate agli SDGs (Obiettivi di Sviluppo Sostenibile), fornelli solari di cartone, un festival organizzato nel rispetto dell’ambiente: a metà agosto, in Liechtenstein, nell’ambito del progetto della CIPRA Alps2030, una trentina di giovani provenienti da Italia, Slovenia, Liechtenstein e Francia hanno discusso sull’attuazione locale degli SDGs globali.