Frejus: stop all’autostrada ferroviaria alpina

Ad inizio aprile 2025, dopo 18 mesi di chiusura a causa di una frana sul versante francese, ha riaperto il traforo ferroviario del Frejus che collega Italia e Francia. Ha ripreso quindi il trasporto di passeggeri, ma a sorpresa non è ripartita l’autostrada ferroviaria alpina.

 L’Autostrada ferroviaria alpina (Afa), il sistema di trasporto combinato strada rotaia che dal 2003 ha trasportato semirimorchi su carri ferroviari nel tratto fra Orbassano, presso Torino e Aiton, presso Chambéry/Fr, dal 21 aprile 2025 non è più attivo. Le cause sono i tagli dei finanziamenti all’Afa da parte dei governi di Roma e di Parigi. Le merci - comprese quelle pericolose - tornano così a viaggiare su strada, attraverso le Alpi, con buona pace del trasferimento modale.

“Il sistema dell’Afa, non trasportando container, ma semirimorchi o camion completi, non era certamente un esempio di efficienza e non risolveva il problema del traffico di transito in quanto con solo quattro convogli giornalieri che collegavano Torino e Lione e con tempi di attesa presso i terminal ferroviari non era in linea con le esigenze della moderna logistica – afferma Francesco Pastorelli Direttore di CIPRA Italia -  ma doveva e poteva essere migliorato. Invece è stato chiuso. Così altri mezzi pesanti si riverseranno sull’autostrada, in due vallate, quella di Susa e quella della Maurienne, già congestionate dal traffico”. Un possibile ulteriore incremento di traffico stradale potrebbe arrivare con la prevista apertura della seconda galleria autostradale del Frejus, realizzata per ragioni di sicurezza, ma che se non rigorosamente regolamentata, andrebbe a costituire un aumento di capacità di transito sulla direttrice autostradale.

La CIPRA nel suo recente documento programmatico sulla Mobilità nelle Alpi (sarà pubblicato nel maggio 2025) affronta i temi del trasporto merci e passeggeri a lunga distanza. La CIPRA chiede che venga garantito un vero trasferimento del traffico dalla strada alla ferrovia, attraverso misure di accompagnamento e disincentivo all’utilizzo della strada, che la costruzione di nuove strade di grande comunicazione per il traffico intralpino sia essere evitata e che l'aumento della capacità sia ottenuto migliorando la capacità stradale e ferroviaria esistente e la loro combinazione, come il trasporto di auto su rotaia lungo gli assi di transito alpini.

Fonti e ulteriori informazioni:

www.afalpina.com (it, fr, en) www.rainews.it/tgr/piemonte/articoli/2025/04/si-ferma-lautostrada-ferroviaria-alpina-il-trasporto-merci-torna-su-gomma-6285c447-8ae9-4ab7-842b-ebe436ea963a.html (it), https://torino.corriere.it/notizie/economia/25_aprile_14/torino-lione-stop-al-servizio-dell-autostrada-ferroviaria-alpina-a-rischio-100-posti-di-lavoro-c0dfaf91-7141-445b-9f36-336e1f64exlk.shtml (it)