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L’impermeabilizzazione del suolo aggrava il problema della canicola
Tutta l'Europa sta boccheggiando per il grande caldo e l’aumento continuo di superfici cementificate non fa che peggiorare ulteriormente il riscaldamento dell'ambiente. Il progetto Flächen:sparen (Limitare il consumo di superfici) punta ad un’inversione di tendenza nelle modalità d'uso del suolo. Una relazione specifica riassume le strategie attuali dei Paesi alpini ed evidenzia buoni esempi e soluzioni per i Comuni.

Qual è il contributo della natura nelle Alpi
Pascoli alpini che forniscono cibo. Alberi che producono un microclima gradevole. Paesaggi alpini che guariscono e emozionano. Una storia sul valore della natura nella regione alpina – e su quello che la CIPRA Internazionale fa per proteggerla.

Nuova minaccia per il trasferimento alla ferrovia
La direttiva UE per il sostegno mirato del trasporto combinato di merci sarà sottoposta a revisione. C’è il rischio che venga indebolita a favore del trasporto su strada, con gravi conseguenze per il trasporto merci su rotaia e per l’ambiente – e in contrasto con la Convenzione delle Alpi.

«Noi volevamo le stesse cose che volete voi oggi»
Che cosa pensano le persone appartenenti a generazioni diverse del presente e del futuro delle Alpi? Cosa le unisce e cosa le divide? E come trovare un percorso comune? Sofia Farina e Stefan Witty nel dialogo tra generazioni.

Punto di Vista: Check climatico per gli impianti di risalita
Con 360 funivie, l'Alto Adige è una delle regioni con la maggiore densità di impianti di risalita. La maggior parte di questi impianti funiviari è a scopo turistico e serve a trasportare persone in montagna per sciare e fare escursioni. Le funivie sono considerate dei punti forti per la protezione del clima, per una mobilità dolce e socialmente compatibile. Ma non tutti i progetti soddisfano questi requisiti, afferma Josef Oberhofer, nuovo presidente della CIPRA Sudtirolo.

Le riserve idriche d’Europa sono minacciate
Il cambiamento climatico mette in crisi la regione alpina, fino ad oggi caratterizzata da una grande ricchezza d’acqua. Fenomeni di siccità come quelli dello scorso inverno e di questa primavera sono sempre più frequenti, con conseguenze di vasta portata per la natura e la società.

Visione: Tutti partecipano alle decisioni
«Il focus si concentra sullo sviluppo di elementi comuni.»

Visione: Aquile imperiali volteggiano in aria e bisonti brucano l’erba
«Ammiriamo questi spazi naturali particolari, li apprezziamo e li proteggiamo.»

Visione: Lavoro digitale, vita alpina
« En favorisant le travail à distance, le développement du numérique a été une planche de salut pour les territoires de montagne. »

«La pressione sulle Alpi non è mai stata così forte»
Marjeta Keršič-Svetel è esperta di comunicazione strategica, grande conoscitrice delle aree protette alpine, giornalista ed ex vicepresidente della CIPRA. Un’intervista su azioni pionieristiche, i problemi delle Alpi e il loro futuro.

Visione: Paradiso con data di scadenza
«Gli abitanti delle Alpi stanno per raggiungere i limiti dei possibili interventi di protezione e di adattamento.»

Visione: Ospite nelle alpi
«Non siamo i padroni che hanno sottomesso la terra, ma gli ospiti.»

Il diritto alle Alpi intatte
Alla luce delle sfide attuali come il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità, oggi, tre decenni dopo la firma, la Convenzione delle Alpi è più importante che mai. Paul Kuncio spiega quali sono gli ostacoli da superare per realizzarne appieno la visione e il potenziale.

Cresciuta dalla crisi
A metà degli anni ’70, la CIPRA era sull’orlo della scomparsa. Negli anni seguenti è riuscita a professionalizzarsi e ad affermarsi in tutto l’arco alpino. Nel 1990 ha trovato la sua sede nel più alpino dei Paesi alpini: il Liechtenstein. Mario Broggi, che ha accompagnato la CIPRA per quasi 50 anni e ne è stato presidente dal 1983 al 1992, volge lo sguardo sul passato.

Visione: Con il drone-taxi al giardino delle palme del Cervino
«Dopo che la linea degli alberi ha ormai raggiunto i 3.800 metri, si moltiplicano le recriminazioni sulla mancanza di viste panoramiche.»

La CIPRA è femminile?
Vista attraverso la lente delle pari opportunità, la storia della CIPRA non si distingue in alcun modo da quella di qualsiasi altra organizzazione, società o istituzione: le donne sono sempre più coinvolte. Quindi, va tutto a gonfie vele?

Visione: Rivitalizzare flora e fauna
«Gli ospiti arrivano con i treni notturni che circolano quotidianamente e con gli e-shuttle a chiamata, riducendo al minimo l’impatto sul clima.»

«Signorina dei ghiacciai» e fondatrice
Edith Ebers ha salvato un monumento naturale lungo una strada alpina della Germania e, negli anni ’50, è stata cofondatrice della CIPRA. L’impegno di questa geologa, donna di grande intelligenza, è rimasto disconosciuto.

Comprendere la crisi climatica attraverso il gioco
Attivarsi per la protezione del clima: nell’ambito del progetto “Alpine Climate Action” della CIPRA, le persone interessate possono partecipare alla formazione come facilitatori per il workshop “Climate Fresk” – online il 30 giugno e all’incontro finale il 7 e 8 luglio a Innsbruck/A.

Voci del cambiamento
Nel podcast “Alpenrauschen” (Voci dalle Alpi) della CIPRA Austria è possibile ascoltare in che modo le persone contribuiscono a plasmare la vita nelle Alpi attraverso le loro azioni quotidiane, contribuendo così allo sviluppo sostenibile delle Alpi.

Punto di vista: dove va l’efficienza energetica?
La Russia è il principale fornitore di energie fossili dell’Unione europea. L’urgente esigenza di porre fine a questa dipendenza va nella direzione della protezione del clima. In realtà, tuttavia, le buone intenzioni vanno di pari passo con la costruzione di nuovi impianti ad energia sia fossile che rinnovabile, mette in guardia Kaspar Schuler, direttore della CIPRA International.

L’habitat si riduce, le rotte migratorie cambiano
Futuro incerto per la pernice bianca, lo spioncello, il sordone e il fringuello alpino: a causa dell’aumento delle temperature, l’habitat delle specie di uccelli amanti del freddo si sta riducendo in tutto l’arco alpino. Anche le rotte migratorie di molte specie stanno cambiando a causa della crisi climatica.

La CIPRA celebra 70 anni di protezione delle Alpi
Mettere in contatto le persone, superare le frontiere, proteggere le Alpi: da 70 anni la CIPRA si batte per una buona vita nelle Alpi. Come potrebbero essere le Alpi del futuro? In occasione del proprio anniversario, il 5 maggio, anche la CIPRA si rimette in discussione – e nell’attuale numero di Alpinscena dal titolo "Le Alpi di domani" presenta diverse visioni del futuro.

Qual è il contributo della natura nelle Alpi
Pascoli alpini che forniscono cibo. Alberi che generano un microclima gradevole. Paesaggi alpini che guariscono ed emozionano. Il Rapporto annuale 2021 della CIPRA mette in evidenza il valore della natura e mostra come possiamo proteggere gli ecosistemi alpini.

La storia del clima si sta sciogliendo
A che velocità si stanno sciogliendo i ghiacciai austriaci, perché coprirli non è una soluzione sostenibile e come intervengono ricercatrici e ricercatori per salvaguardare parti di questo archivio del clima conservato nel ghiaccio.

Ponti per il clima nell’Europa sud-orientale
Il progetto Climate Bridges rafforza la cooperazione per la protezione del clima a livello transnazionale nel territorio dei Balcani occidentali. Insieme ad altre ONG, la CIPRA Lab crea una piattaforma a rete per tale scopo – e cerca buoni esempi di protezione del clima nell’Europa sudorientale.

Esplorare le Alpi nel rispetto del clima
Il progetto della CIPRA YOALIN entra nella prossima fase. Fino al 20 maggio giovani adulti possono presentare domanda per uno dei 150 ticket con cui viaggiare in modo sostenibile attraverso la regione alpina nel corso della prossima estate.

Waale, bisses, rus – rogge e canalette di irrigazione
Importanti per il paesaggio culturale e la biodiversità, simbolo della gestione comunitaria delle risorse: è stata presentata domanda affinché le pratiche di irrigazione tradizionale entrino a far parte del patrimonio culturale immateriale UNESCO.

Punto di vista: Gli eccessi delle Olimpiadi
Alti costi di realizzazione, impianti sportivi inutilizzati, grandi progetti dannosi per l'ambiente: le critiche che circondano l'allestimento dei Giochi Olimpici di Milano e Cortina/I 2026 rimangono forti. Dobbiamo chiederci se tali eventi sportivi hanno ancora un posto nelle Alpi, sostiene Vanda Bonardo, presidente della CIPRA Italia.

Cambiate il sistema!
Quali sono le vie d'uscita dalle attuali crisi? Per il Parlamento dei giovani della Convenzione delle Alpi è necessario cambiare il sistema. In dodici richieste gli studenti hanno delineato come potrebbe configurarsi questa svolta.