«Letzte Generation Österreich» mette fine alle proteste per il clima

Il limite dei 100 km/h in autostrada, la protezione del clima scritta nella costituzione: queste sono solo alcune delle richieste di Letzte Generation Österreich. All'inizio di agosto il gruppo ha però annunciato di voler mettere fine alle proteste per il clima.

Incollarsi sulla strada: questo tipo di protesta soprattutto, fra numerose altre, ha reso noto il movimento per il clima «Letzte Generation». Non vedendo più alcuna prospettiva di successo, all'inizio dell'agosto 2024, dopo due anni e mezzo, hanno messo fine alle loro proteste. Il loro attivismo era polarizzante e spesso si discuteva più delle loro azioni che delle loro richieste per arginare la crisi climatica. Il nome è nato perché il gruppo si considera l'ultima generazione “che può ancora sventare una catastrofe”. Gli attivisti sono stati oggetto di odio e violenza nelle strade e i politici conservatori hanno criminalizzato il loro comportamento. Questo nonostante le loro richieste non fossero affatto radicali, ma basate sulla scienza e sviluppate attraverso processi democratici: per combattere la crisi climatica sono necessarie più misure, come un limite di velocità di 100 km/h in autostrada. «Letzte Generation Österreich» ha chiesto anche che la protezione del clima venga inserita come diritto fondamentale nella Costituzione e che vengano attuate le raccomandazioni del Consiglio sul clima, disponibili dal 2022. Il Consiglio sul clima era un consiglio di cittadini convocato dal governo federale per sviluppare un piano sul raggiungimento della neutralità climatica dell'Austria entro il 2040. Da quattro anni il Paese alpino non ha una legge sulla protezione del clima e quindi non ha obiettivi climatici vincolanti per l'economia e la società.

Una politica per il clima troppo timida, senza misure efficaci di protezione e adattamento, colpisce soprattutto le nuove generazioni. La crescente consapevolezza e l'impegno della popolazione più giovane nel contrastare questo sviluppo devono essere riconosciuti”, spiega Stephan Tischler, presidente di CIPRA Austria. Ritiro dei ghiacciai, caduta di massi, frane, inondazioni e siccità: gli ultimi anni hanno mostrato le conseguenze negative della crisi climatica, soprattutto nelle Alpi. “Tanto più è urgente non adagiarsi sugli allori quando si tratta di obiettivi politici ambiziosi, ma attuare le misure necessarie il più rapidamente possibile. I decisori di oggi hanno questa responsabilità per le generazioni di domani”, sottolinea Tischler.

 

Fonti e ulteriori informazioni:

www.derstandard.at/story/3000000231313/letzte-generation-oesterreich-loest-sich-auf (de), www.faz.net/aktuell/politik/ausland/aus-fuer-die-letzte-generation-warum-sie-in-oesterreich-keine-perspektive-hat-19903412.html (de), https://science.orf.at/stories/3213903/ (de), https://letztegeneration.at/ (de), https://mailchi.mp/letztegeneration/ende-der-proteste (de), https://klimavolksbegehren.at/forderungen/ (de)