Voci lungo la Via Alpina

Un sentiero escursionistico transfrontaliero che attraversa tutti e otto i Paesi alpini: 25 anni fa, questo sogno divenne realtà con la Via Alpina. Quattro persone provenienti da Paesi diversi raccontano cosa significa per loro la Via Alpina.

Nell’estate del 2024 il trail runner britannico Jake Catterall ha percorso la Via Alpina in soli 35 giorni, stabilendo un nuovo record.

Ho sempre sognato di attraversare le Alpi in estate, ma in realtà non avevo mai immaginato tutte le Alpi. Farmi attraversare le Alpi in tutta la loro lunghezza è stata un’idea di mia madre. Per il mio ultimo grande progetto prima di allora, ho attraversato l’intera Europa, dalla Norvegia alla Spagna. Mia madre mi disse scherzosamente che avrei dovuto attraversare correndo «un paio di montagne», dato che la maggior parte della traversata europea era pianeggiante. Mi è sembrata un’ottima idea! La Via Alpina è qualcosa di speciale per me sotto due aspetti: la vicinanza alla civiltà quando se ne ha bisogno e i molti metri di dislivello in un breve lasso di tempo. Si può essere completamente soli e vivere la più bella avventura in montagna della propria vita senza nessuno intorno, e il giorno dopo gustare un bel croissant appena sfornato o un rösti per pranzo. Ogni Paese alpino ha qualcosa di speciale da offrire e le enormi differenze di altitudine sono quasi uniche in tutto il mondo. Spero che molte persone possano ancora vivere l’esperienza della Via Alpina, a tappe o nel suo complesso. Forse ci saranno anche delle medaglie per coloro che completano l’intero percorso!

Lo svizzero Dominik Siegrist è un ricercatore alpino e autore del libro «Camminatore alpino: una camminata documentale da Vienna a Nizza».

A metà degli anni ’90 ero attivo nella CIPRA come rappresentante dell’organizzazione svizzera per la protezione delle acque Rheinaubund. All’epoca, il direttore uscente Ulf Tödter chiese come regalo d’addio l’organizzazione di un concorso per progetti innovativi di attuazione della Convenzione delle Alpi. Uno dei progetti premiati fu la proposta di un sentiero escursionistico alpino a lunga percorrenza, della francese Nathalie Morelle. Nathalie aveva intrapreso a piedi questa traversata alpina, che sarebbe poi diventata la Via Alpina. All’inizio fu difficile lanciare la Via Alpina. Molte località turistiche non erano interessate a sostenere un percorso escursionistico di questa portata. In particolare, non erano disposte a installare una segnaletica adeguata sui percorsi esistenti. Quando poi la comunicazione per la Via Alpina iniziò a migliorare e un numero sempre maggiore di escursionisti iniziò ad interessarsi all’itinerario, anche i professionisti del turismo si dettero una svegliata. Oggi, la Via Alpina è un’offerta turistica pienamente integrata in molte regioni. In molte località il simbolo della Via Alpina è esposto accanto alla segnaletica ufficiale. In questo senso la Via Alpina, che in realtà dovrebbe chiamarsi «Via CIPRA», è una storia di successo.

La Via Alpina è il più noto itinerario escursionistico di lunga percorrenza che attraversa l’intero arco alpino; è preferibile parlare di una rete di sentieri escursionistici di lunga percorrenza che attraversano l’arco alpino. Esiste un’ampia gamma di guide escursionistiche a tema. Non si tratta solo di un’offerta turistica, ma anche di una community di appassionati di montagna che si impegnano a proteggere le Alpi.

Come saranno le Alpi sullo sfondo della crisi climatica e della biodiversità e di fronte ai cambiamenti radicali dell’economia e della società? Oggi non lo sappiamo con esattezza, ma mi auguro che la Via Alpina possa continuare a dare il suo contributo per uno spazio alpino vivibile ed ecologicamente intatto.

Wilfrid Deri lavora per il governo del Principato di Monaco presso il Dipartimento delle relazioni esterne e della cooperazione ed è stato direttamente coinvolto nella creazione della Via Alpina.

Ricordo la straordinaria cooperazione transnazionale che ha portato alla creazione della Via Alpina. Anche l’inaugurazione del 21 giugno 2002 è stata molto importante per me. Monaco è sia il punto di partenza che la destinazione della Via Alpina, il che la rende qualcosa di speciale per i cittadini monegaschi. È anche sinonimo di un’avventura che combina sport, cultura e natura. Con il suo percorso rosso rinnovato, è e rimane per gli appassionati di escursionismo un collegamento facilmente accessibile tra tutti i Paesi alpini. Il mio augurio per i prossimi 25 anni è che possa attrarre ancora più escursionisti e allo stesso tempo preservare l’unicità delle Alpi, in un momento in cui il cambiamento climatico minaccia di distruggere in modo irreversibile questi delicati ecosistemi.

L’italiana Sophia Niederkofler ha partecipato al progetto «Via Alpina Explorer» ed è impegnata come volontaria per l’itinerario escursionistico di lunga distanza.

Nell’estate del 2022 ho partecipato al progetto Explorer e ho percorso un tratto della Via Alpina. In quel periodo ho approfondito la storia e l’idea di questo percorso escursionistico di lunga percorrenza che collega i Paesi alpini. Mi sono resa conto che la Via Alpina passa molto vicino al mio paese d’origine, in Alto Adige, eppure non ne avevo mai sentito parlare prima della chiamata della CIPRA. Questa scoperta ha suscitato in me la curiosità di vivere le Alpi da una nuova prospettiva transfrontaliera.

Il mio obiettivo è promuovere una comunità vivace che porti avanti l’idea della Via Alpina, una comunità che ispiri le persone a mettersi in cammino, a percepire consapevolmente i paesaggi alpini e a fare rete tra loro. Voglio condividere le mie esperienze e le mie scoperte lungo il percorso, conoscere nuove prospettive e contribuire a rendere questo itinerario escursionistico ancora più affascinante. A mio avviso, ciò che rende speciale la Via Alpina è la sua flessibilità e le opportunità che offre di conoscere diverse regioni alpine, di trovare differenze e similitudini, di deviare dal percorso o di scegliere tratte alternative. Per me, la Via Alpina non rappresenta necessariamente un percorso fisso con un inizio e una fine, ma i momenti che intercorrono tra un percorso e l’altro.

Auspico che un numero ancora maggiore di persone possa vivere le Alpi con un modo di viaggiare lento. La Via Alpina può diventare un progetto di sostenibilità e di comunità che permette la collaborazione tra tanti Paesi, lingue, associazioni, individui ma anche attori non umani e paesaggi montani diversi. L’itinerario può diventare un simbolo di come ci relazioniamo con il paesaggio al di là delle frontiere e lo preserviamo per le generazioni future.

Voci lungo la Via Alpina
La serie di podcast «Voci lungo la Via Alpina» ti accompagna in un viaggio acustico attraverso la regione alpina. I temi principali affrontati sono gli stili di vita sostenibili, le idee innovative e le avvincenti storie di persone che plasmano le Alpi, dai gestori di rifugi agli agricoltori, dagli scienziati agli artisti. Ascoltando il podcast mentre cammini lungo la Via Alpina – sia all’aperto o nel comfort di casa tua – vivi le Alpi con tutte le loro sfaccettature in modo intenso e contemporaneo.

Partecipa!
Anche tu vuoi partecipare e promuovere il progetto Via Alpina? Se vuoi organizzare un evento con noi, se ti piace tradurre, scrivere, produrre podcast o se vuoi realizzare un tuo progetto durante la tua escursione, contattaci! www.via-alpina.org