Il secondo fine settimana di agosto, i falò torneranno ad accendersi in tutto l’arco alpino in segno di solidarietà per la tutela del patrimonio naturale e culturale delle Alpi. Come ogni anno, i falò esprimono un segnale e allo stesso tempo l’impegno concreto a favore della salvaguardia del patrimonio naturale e culturale della regione alpina. Quest’anno, l’evento è dedicato in modo particolare alla Via Alpina. Dal 1998, i falò e altre iniziative nelle Alpi riuniscono persone che si impegnano per un futuro sostenibile di questa regione unica.
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In Svizzera sorgerà un nuovo mega comprensorio sciistico. Tra Sedrun e Andermatt, al confine tra i Cantoni Uri e Grigioni, si svilupperanno piste e impianti di risalita con una capacità di 800.000 sciatori al anno. I soli centri turistici di dimensioni paragonabili sono Zermatt, Verbier o St. Moritz.
Quali sono le risorse sulle quali le Alpi possono costruire il loro futuro? Il cambiamento climatico può essere una chance? Che cosa fare per dare una prospettiva ai giovani?
Il primo parco nazionale delle Alpi venne istituito in Engadina nel 1914. Da allora in Svizzera non ci sono praticamente state iniziative per la creazione di nuove aree protette di grandi dimensioni.
La Città alpina dell'anno 2003 non solo resta città dell'energia ma, nella verifica della sua politica energetica conclusasi a maggio, è persino riuscita ad aumentare il suo punteggio di tre punti rispetto al 2006.