Francia 2030: Giochi invernali nonostante la crisi climatica

A fine luglio la Francia si è aggiudicata ufficialmente i Giochi Olimpici invernali del 2030. Le organizzazioni ambientaliste chiedono tuttavia un ripensamento alla luce della crisi climatica.

Le Olimpiadi invernali del 2030 si terranno nelle regioni alpine francesi di Provence-Alpes-Côte d'Azur e Auvergne-Rhône-Alpes. Le organizzazioni ambientaliste francesi criticano il fatto che le località olimpiche utilizzino il denaro pubblico per promuovere gli sport invernali nonostante la crisi climatica. Gran parte della popolazione non può permettersi di sciare e la maggior parte delle stazioni sciistiche può sopravvivere solo ricorrendo alla neve artificiale. I due miliardi di euro previsti per i Giochi invernali andranno principalmente a beneficio di aree che godono già di una buona situazione economica. Continueranno invece a mancare finanziamenti a favore di altre zone.

In quanto paese organizzatore, la Francia deve fornire garanzie finanziarie. Una misura di risparmio è la decisione di non costruire uno stadio per le gare di pattinaggio di velocità, che si terranno invece nella struttura olimpica dell’Oval di Torino 2006. “La decisione di non costruire è un segnale positivo. Ma non deve far passare in secondo piano l'indubbio impatto negativo delle Olimpiadi invernali sulla popolazione e sull'ambiente locale, se non altro per l'entità dei viaggi che saranno provocati”, dichiara Gilles Chappaz, presidente della CIPRA Francia.

Costi sempre più alti

Nonostante la crisi climatica e la crescente mancanza di neve, non si prospetta alcun segnale di ripensamento. "Un evento sovradimensionato come le Olimpiadi invernali non spingerà le regioni alpine o la società nel suo complesso a un ripensamento quanto mai urgente e necessario", afferma Chappaz. “A questo proposito, come CIPRA Francia siamo pronti a sostenere tutti gli attori che sono disponibili a minimizzare gli impatti prevedibili o sviluppare concetti più sostenibili per le regioni alpine”.

Come dimostra uno studio sul lungo periodo condotto dal 1992 al 2020, nel corso dei decenni i Giochi Olimpici hanno causato costi sempre maggiori per le persone e per l'ambiente. Prima ancora di Francia 2030, sarà la volta dell'Italia con i Giochi invernali del 2026 a Milano e Cortina. Sulla carta dovrebbero essere "giochi sostenibili", ma i controversi mega progetti e l'esplosione dei costi stanno già sollevando dubbi in merito a tale asserzione.

 

Fonti e ulteriori informazioni:

www.lemonde.fr/planete/article/2024/07/25/jo-d-hiver-2030-dans-les-alpes-l-inquietude-des-defenseurs-de-l-environnement_6257697_3244.html (fr), https://basta.media/jo-jeux-olympiques-hiver-2030-Alpes-catastrophe-ecologique-et-sociale-annoncee (fr), www.derstandard.at/story/3000000229650/winterspiele-2030-unter-vorbehalt-nach-frankreich-vergeben (de), www.euronews.com/2024/07/24/france-set-to-host-2030-winter-olympics-subject-to-conditions (en), www.torinotoday.it/politica/olimpiadi-2030-oval-lingotto.html (it), https://www.mountainwilderness.fr/attribution-jo-2030 (fr) https://olympics.com/ioc/olympic-games/french-alps-2030 (en, fr), https://www.nature.com/articles/s41893-021-00696-5 (en), https://www.mdr.de/wissen/olympia-nachhaltigkeit-weit-entfernt-100.html (de)