Svizzera
I comuni aiutano il clima - Interventi di mitigazione al banco di prova
Questo il titolo della conferenza internazionale che si svolgerà il 21 e 22 gennaio 2010 Mäder/A, organizzata dalla Rete di comuni "Alleanza nelle Alpi" e dal progetto cc.alps della CIPRA. Leggi il resto…
Discussione internazionale: voli in elicottero nelle Alpi
Mountain Wilderness Francia, la Federazione dei club alpini francesi FFCAM e la CIPRA Francia invitano a un incontro per discutere di voli in elicottero nelle Alpi il 9 dicembre a Chambéry/F. Esperte ed esperti da Francia, Italia e Svizzera discuteranno sulla diversa interpretazione delle leggi da parte dei diversi operatori che offrono voli in elicottero. Leggi il resto…
cc.alps: CIPRA-Richieste su costruire e risanare
L'energia è troppo preziosa e non va sprecata! Purtroppo però oggi accade proprio questo. Circa la metà dell'energia mondiale viene utilizzata per costruire, utilizzare e mantenere gli edifici. Nelle Alpi così come nel resto d'Europa gli edifici privati utilizzano la stessa quantità di energia che viene utilizzata per il sistema generale dei trasporti. Il riscaldamento è il primo usufruitore, seguito dall'acqua calda sanitaria, bisogni che vengono coperti principalmente da fonti energetiche fossili quali gasolio e metano. Lo spreco energetico lo si può attribuire principalmente agli edifici vecchi e male isolati. Leggi il resto…
cc.alps: Le richieste della CIPRA relative alla mobilità
I trasporti - in particolare il traffico automobilistico e dei veicoli pesanti - è una delle principali cause del cambiamento climatico. Nei Paesi alpini la percentuale delle emissioni di gas serra dovuta ai trasporti ammonta a più del 25%. Tra tutti i settori coinvolti, i trasporti hanno fatto registrare i più forti incrementi di emissioni di gas serra dal 1990. Uno sviluppo distorto che va contro l'obiettivo politico di ridurre le emissioni. Nelle Alpi la percentuale dei tragitti per-corsi con l'auto privata è più elevata rispetto alla media europea. Leggi il resto…
La Convenzione delle Alpi non offre risposte ai cambiamenti climatici
Oggi, nel corso della 10a Conferenza delle Alpi a Evian/F, gli Stati alpini hanno ripreso le trattative per un approccio comune in materia di cambiamenti climatici. Non sono tuttavia stati in grado di trovare un accordo per un piano d'azione sul clima degno di questo nome. Oltre a una serie di formulazioni di carattere generale, il Piano d'azione sul clima approvato dalla Conferenza contiene solo poche misure concrete - introdotte tra l'altro su pressione della CIPRA. Esse sono poi troppo timide per far realmente progredire la protezione del clima nelle Alpi. Leggi il resto…
cc.alps: le richieste della CIPRA per la protezione della natura
Se il clima cambia, la natura ne subisce le conseguenze. Le regioni di montagna sono parti-colarmente sensibili, proprio qui si teme infatti che scomparirà il maggior numero di specie di piante e animali. Secondo gli attuali modelli, nelle Alpi quasi una specie di piante su due è minacciata di estinzione entro il 2100. Si prospetta quindi una perdita immane per il ricco patrimonio floristico dell'Europa Centrale. Ma anche le specie animali più conosciute - come lo stambecco, la pernice bianca e la lepre variabile - vanno incontro a un deciso peggiora-mento delle condizioni dei loro habitat alpini a causa del riscaldamento terrestre. Leggi il resto…
cc.alps: le richieste della CIPRA in materia di energia
Per arginare il riscaldamento globale è anzitutto importante utilizzare l'energia in modo più efficiente. Ma questo non basta per rendere le attività umane compatibili con il clima. Noi dobbiamo modificare sostanzialmente il nostro consumo di energia e di merci e servizi ad alta intensità energetica. L'esperienza dimostra tuttavia che i consumi calano solo se vengo-no inviati chiari segnali politici. Tra questi rientrano, in particolare, i provvedimenti legislativi che premiano il risparmio energetico e sanzionano lo sperpero. Il passaggio dalle energie fossili alle energie rinnovabili deve essere accelerato - ma non a spese della natura. La produzione di biomasse, l'installazione di impianti eolici e nuove cen-trali idroelettriche nelle Alpi, sono tutti interventi che presentano aspetti controversi e conflit-tuali. Gli effetti ecologici, sociali ed economici dei provvedimenti climatici devono essere va-gliati accuratamente e raffrontati gli uni con gli altri. Leggi il resto…
Check del clima per le Alpi
Quali sono gli effetti diretti e indiretti dei cambiamenti climatici? L'ultimo numero della rivista della CIPRA Alpinscena, intitolato "In nome della protezione del clima", analizza l'approccio al cambiamento climatico nelle Alpi e indica la strada per intervenire in modo sostenibile. Leggi il resto…
La Convenzione delle Alpi non è uno strumento restrittivo
L'85% delle decisioni amministrative assunte in Austria facendo riferimento alla Convenzione delle Alpi e ai suoi protocolli hanno per oggetto l'autorizzazione di un progetto. Solo nel 15% dei casi le disposizioni della Convenzione delle Alpi vengono richiamate per motivare il rifiuto di un'autorizzazione. Questi dati sono stati presentati dal giurista Sebastian Schmid dell'Università di Innsbruck/A in occasione di un convegno della CIPRA Austria tenutosi a Salisburgo il 21 e 22 ottobre. Leggi il resto…
I ghiacciai si sciolgono - e liberano veleni
Un nuovo studio conferma che i ghiacciai sciogliendosi liberano sostanze chimiche da tempo proibite e non più prodotte. I ricercatori di istituti di ricerca svizzeri hanno prelevato carotaggi di sedimenti congelati accumulati sul fondo del lago artificiale di Oberaar nella regione di Grimsel/CH, quindi analizzando gli strati di sedimenti hanno ricostruito la storia del lago dalla sua nascita al 1953. Dagli anni '90 è stato osservato un forte aumento della quantità di POP (inquinanti organici persistenti). Leggi il resto…
Più di 500 agricoltori e agricoltrici osservano le piante
A partire dal 2007, più di 500 agricoltori da tutta l'Austria hanno finora preso parte al progetto "Agricoltori e agricoltrici osservano le piante". La stragrande maggioranza delle aziende agricole coinvolte è situata nel territorio alpino. L'obiettivo del progetto consiste nel favorire la conservazione dei prati magri attraverso una presa di coscienza del loro valore. Una volta all'anno gli agricoltori contano determinate specie di piante presenti nei loro prati e comunicano il risultato a un ufficio centrale. Leggi il resto…
Nuova piattaforma della Convenzione delle Alpi sui grandi predatori
Alla fine di ottobre a Vaduz/FL si è svolto il primo seminario della nuova piattaforma "Grandi predatori e ungulati" - definita anche piattaforma "Fauna selvatica e società". Una trentina di rappresentanti provenienti da sei Stati hanno partecipato al confronto sui grandi predatori e gli ungulati selvatici nella regione alpina. Leggi il resto…
Il sonno dei giusti alla Convenzione delle Alpi
Il punto chiave della 41ª riunione del Comitato permanente della Conferenza delle Alpi a Brdo pri Kranju in Slovenia è stato il cambiamento climatico. Tutte le Parti contraenti presenti - erano assenti l'UE e il Principato di Monaco - hanno presentato le rispettive strategie per il clima. Prima della Conferenza la CIPRA aveva invitato gli Stati a fornire informazioni in merito a passi concreti compiuti per l'attuazione del Piano d'azione per il clima, che era stato deciso di comune accordo. Purtroppo in Slovenia non si è visto quasi nulla di tutto ciò. Leggi il resto…
La Convenzione delle Alpi come segnavia per le Alpi Dinariche
Si è concluso positivamente il progetto della CIPRA Slovenia "Trasferimento di sapere nel campo dello sviluppo sostenibile dalla Convenzione delle Alpi al comune di Mojkovac in Montenegro". Il progetto ha creato una buona situazione di partenza per una promozione complessiva della protezione della natura e dello sviluppo sostenibile nelle Alpi Dinariche. Leggi il resto…
I vincitori per il clima 2009
Il 22 ottobre i comuni vincitori del concorso Climate Star 2009 sono stati premiati a Melk/A all'insegna del motto "La via diretta per la protezione del clima". I comuni vincitori dello spazio alpino sono stati Lustenau in Austria e Campo Tures in Sudtirolo/I. La partecipazione record di 444 comuni da undici Stati europei, con un'alta rappresentanza dalle Alpi, dimostra la grande importanza attualmente attribuita alla protezione del clima. Leggi il resto…
Rivista degli itinerari culturali della Svizzera
Alla fine di novembre 2009 ViaStoria - Centro per la cultura del traffico pubblicherà il settimo numero della "Rivista degli itinerari culturali della Svizzera". Questo numero è dedicato alle vie di comunicazione storiche della Svizzera occidentale, come la ViaFrancigena o la ViaCook, che da Ginevra, Chamonix/F e Martigny conducono all'Oberland Bernese attraverso il Passo della Gemmi, per poi proseguire fino a Lucerna. Leggi il resto…
La riforma degli enti pubblici in Italia mette a rischio i parchi nazionali
Il Governo italiano è attualmente impegnato in una riforma volta a ridurre gli effettivi degli enti pubblici e a ridimensionarne le strutture organizzative. Ciò riguarda anche i parchi nazionali italiani. Leggi il resto…
Austria: nuova piattaforma geostazionaria per i sentieri natura
I sentieri natura in Austria sono dotati di un nuovo sistema GPS on-line basato su una piattaforma geostazionaria. La piattaforma offre una quantità di informazioni riccamente illustrate sui percorsi, come dati GPS per seguire l'itinerario e le principali attrazioni lungo il percorso. Leggi il resto…
Bad Reichenhall: manifestazione all'insegna dei comuni e delle città alpine
La manifestazione "Città e territorio in dialogo" a Bad Reichenhall/D ha evidenziato, secondo gli organizzatori, l'importanza dello scambio tra le aree urbane e rurali e il costante approfondimento del loro rapporto. Il convegno, svoltosi alla metà di ottobre, è stata la prima manifestazione congiunta della Rete di comuni "Alleanza nelle Alpi", dell'associazione "Città alpina dell'anno" e del Segretariato permanente della Convenzione delle Alpi. Leggi il resto…
Non tutti i provvedimanti climatici sono efficaci e innocui - Check-up climatico delle Alpi
Nelle Alpi si fa molto di più per prevenire le emissioni di CO2 che non per adeguarsi ai cambiamenti climatici, pur non essendo affatto certo il successo di questa "lotta alle cause". I dati su cui la CIPRA ha effettuato ricerche nell'ambito del progetto cc.alps mostrano infatti che alcuni di questi interventi sono inutili o addirittura presentano effetti collaterali negativi. Leggi il resto…
Per una Visione energetica alpina - Un'inversione di tendenza è necessaria
Se vogliamo ridurre il riscaldamento climatico a livelli sopportabili, entro il 2050 dovremo abbandonare quasi completamente l'energia fossile. Non c'è modo di sottrarsi a una massiccia riduzione dei consumi di energia, a un aumento dell'efficienza energetica e a un incremento delle fonti rinnovabili. Leggi il resto…
Interventi efficaci nel settore trasporti sono fondamentali - La pecora nera della politica climatica
I trasporti sono la causa principale del fallimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra. Senza interventi complessivi le emissioni provocate dal traffico sono destinate addirittura ad aumentare. Leggi il resto…
La natura tampone - Non è a rischio solo l'androsace alpina
I cambiamenti climatici tormentano la natura alpina. Il 45% delle specie vegetali è a rischio di estinzione entro il 2100. Una protezione della natura proiettata verso il futuro contribuisce non solo a salvaguardare gli spazi vitali alpini, ma anche a tutelare il clima e ad adeguarsi ai cambiamenti climatici inevitabili. Leggi il resto…
A colloquio con Martine Rebetez - "Nessuno crede a ciò che non è mai successo"
Le previsioni più pessimistiche riguardo al clima si sono avverate, constata la climatologa svizzera Martine Rebetez, docente all'Università di Neuenburg, la quale lamenta l'assenza di una chiara volontà politica, pur non avendo dubbi sul suo dovere di lanciare un monito: ogni decimo di grado evitato è un bene per la vita sul nostro pianeta. Leggi il resto…
Luca Mercalli sulla politica climatica in Italia - I buoni progetti ci sono, ma manca una strategia nazionale coerente
Luca Mercalli è in Italia la voce autorevole che richiama a una protezione del clima efficace. L'Italia è lontana anni luce dai Paesi vicini, sostiene il noto meteorologo. Dalla politica viene spesso deluso, mentre riscontra maggiore attenzione presso parti del mondo industriale. Leggi il resto…