Prodotti della montagna
Anno di pubblicazione | 2003 |
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Pubblicato da | Priuli & Verlucca, editori |
Editore | Priuli & Verlucca, Editori |
ISBN/ISSN | 88806816210009 |
Numero di pagine | 140 |
Lingua | it |
Prezzo | Euro 10.10 |
Rivista | L'Alpe |
Pagina(e) | 140 |
Rivista n. | 9/2003 |
Documentazioni | Giornale, opuscolo |
Che cos'é la tradizione alpina?
Come concetto statico é qualcosa che non esiste, perché si tratta di una frontiera culturale in continuo movimento, che proprio nel movimento trova la propria ragione di esistere e la propria sopravvivenza. Nel senso che se si ferma muore.
Lo dimostrano i prodotti della montagna, soggetto di questo numero, che come nostra abitudine abbiamo esaminato senza pregiudizio, cercando di distinguere ció che é «alpino» da ció che non lo é, descrivendo un passato, immaginando un futuro.
La conclusione é che nessun prodotto é «alpino» per vocazione o per definizione, ma molti prodotti lo sono diventati per «caso», nel senso che sono arrivati sulle Alpi nel preciso momento in cui le popolazioni alpine avevano bisogno di loro per integrare lo scarso fabbisogno alimentare, insidiato da carestie e altri flagelli, rivista forma una vera e propria biblioteca di cultura alpina.
Fonte: http://www.alpinia.net/libri/recensioni/riv_012alpe9.htm
Come concetto statico é qualcosa che non esiste, perché si tratta di una frontiera culturale in continuo movimento, che proprio nel movimento trova la propria ragione di esistere e la propria sopravvivenza. Nel senso che se si ferma muore.
Lo dimostrano i prodotti della montagna, soggetto di questo numero, che come nostra abitudine abbiamo esaminato senza pregiudizio, cercando di distinguere ció che é «alpino» da ció che non lo é, descrivendo un passato, immaginando un futuro.
La conclusione é che nessun prodotto é «alpino» per vocazione o per definizione, ma molti prodotti lo sono diventati per «caso», nel senso che sono arrivati sulle Alpi nel preciso momento in cui le popolazioni alpine avevano bisogno di loro per integrare lo scarso fabbisogno alimentare, insidiato da carestie e altri flagelli, rivista forma una vera e propria biblioteca di cultura alpina.
Fonte: http://www.alpinia.net/libri/recensioni/riv_012alpe9.htm