Posizioni della CIPRA Internazionale

CIPRA - Dichiarazione del traffico di Belluno/I
Tenendo presente la Dichiarazione della CIPRA del 1 ottobre 1988 di Triesenberg/FL riguardante i trasporti in transito nelle Alpi, che mantiene tutt'oggi piena validità e importanza, i 150 esperti e delegati della CIPRA di tutti i Paesi alpini inviano la seguente richiesta ai responsabili della politica, dell'amministrazione, della scienza e delle associazioni: Ridurre l'impatto dovuto al traffico!

La Convenzione Alpina - Bilancio Provvisorio -
La Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi CIPRA ha invitato ad un convegno internazionale per tracciare un bilancio provvisorio dei lavori sin qui svolti nel senso della Convenzione Alpina. Il fondamento tecnico di base per il convegno è l'accordo sulla tutela delle Alpi (Convenzione Alpina) sottoscritto dai Ministri per l'Ambiente degli Stati alpini e dal Commissario per l'Ambiente della CEE in data 07.11.1991 a Salisburgo. L'accordo prevede l'elaborazione di 'protocolli' nei quali si devono concordare provvedimenti concreti per diversi settori tecnici, che devono ottenere la stessa vincolanza sul piano del diritto internazionale della Convenzione quadro già stipulala.

CIPRA - Dichiarazione dell'acqua di Martuljek, Slovenia
Meno del 10% della lungheza complessiva dei principali corsi d'acqua alpini sono ancora allo stato naturale. A questa triste constatazione è giunto lo studio commissionato dalla Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi (CIPRA) al Centro internazionale per l'ambiente alpino (ICALPE) in collaborazione con l'Università di Grenoble. A livello nazionale i risulati oscillano tra il 2 e il 7%, mentre solo la Francia possiede 18% dei suoi fiumi alpini allo stato naturale. Nessuno dei maggiori fiumi alpini può definirsi totalmente naturale per tutta la lungheza del suo corso. Meno di 10 fiumi e questo su una lungheza che non supera i 15-20 km possono essere ancora definiti allo stato naturale. Per questo motivo i partecipanti del convegno annuale della CIPRA a Martuljek/Slovenia chiedono ai governi degli stati e delle regioni alpine di promulgare una pausa di riflessione di 10 anni, e un divieto in merito a qualsiasi ulteriore intervento sui tratti ancora naturali durante questo periodo. Obbiettivo di questa richiesta è la costituzione di una biosfera unitaria comprendente tutto l'arco alpino. L'ossatura di base di tale sfera è rappresentata dai corsi d'acqua che sono citati nelllo studio dell'lCALPE. Per le vie di collegamento che sono danneggiate si devono accertare ed attuare le possibilità di rivitalizazione.
Notizie dalla politica alpina

Michael Gams, CIPRA International
Biodiversità: la Svizzera vota sul proprio futuro
Il 22 settembre 2024 l'iniziativa popolare “Per il futuro della nostra natura e del nostro paesaggio (Iniziativa Biodiversità)” sarà sottoposta al voto popolare. La CIPRA ne sostiene la causa.

Michael Gams, CIPRA International
Francia 2030: Giochi invernali nonostante la crisi climatica
A fine luglio la Francia si è aggiudicata ufficialmente i Giochi Olimpici invernali del 2030. Le organizzazioni ambientaliste chiedono tuttavia un ripensamento alla luce della crisi climatica.

Veronika Hribernik, CIPRA International
«Letzte Generation Österreich» mette fine alle proteste per il clima
Il limite dei 100 km/h in autostrada, la protezione del clima scritta nella costituzione: queste sono solo alcune delle richieste di Letzte Generation Österreich. All'inizio di agosto il gruppo ha però annunciato di voler mettere fine alle proteste per il clima.

Dijana Čataković
Punto di vista: Diamo la precedenza ai giovani rispetto al turismo
Pretendiamo che i giovani non abbandonino le campagne, ma le esigenze turistiche, i prezzi immobiliari e il paesaggio oggetto di speculazione lo rendono difficile. Parliamo di lotta alla crisi climatica e di biodiversità, mentre permettiamo la realizzazione di centri commerciali e parchi industriali in aperta campagna. La tutela dell'ambiente e le soluzioni alla crisi degli alloggi dovrebbero essere prioritarie, anche nell'interesse dei giovani, afferma Dijana Čataković di CIPRA Slovenia. Si chiede: altrimenti chi potrà permettersi di risiedere e vivere nelle Alpi?
Punti di vista

Gemeindenetzwerk 'Allianz in den Alpen' | Mäder, AT
Manifestazioni compatibili dal punto di vista ambientale e sociale
Feste e cerimonie sono occasioni ottime per far conoscere concretamente cosa significa sostenibilità. La Rete di comuni intende stimolare i propri membri a un cambio di mentalità! Avete il coraggio di abbandonare la strada conosciuta e di incamminarvi su una nuova organizzando manifestazioni orientate alla sostenibilità?

Martin Boesch | Forschungsstelle für Wirtschaftsgeographie und Raumordnungspolitik | St. Gallen, CH
Prospettive future per gli spazi "non redditizi" - La periferia alpina dal punto di vista economico
Alpi = mondo incontaminato? Niente affatto! Nell'epoca della globalizzazione, il mondo è un villaggio e le regole dell'ordinamento economico mondiale valgono anche negli angoli più remoti. Per uno sviluppo economico sostenibile e giusto, occorre però porre dei limiti sociali ed ecologici. Teorie sorpassate, concetti fuori dalla realtà e soprattutto i più disparati interessi individuali impediscono uno sviluppo proficuo eppure anche equilibrato a livello regionale.
alpMedia | Schaan, LI
Borsa dei transiti alpina: realizzabile dal punto di vista tecnico, efficiente e a basso costo
La cosiddetta borsa dei transiti alpina potrebbe essere uno strumento adatto per il trasferimento su ferrovia del traffico pesante che attraversa le Alpi. Uno studio affidato a un gruppo di esperti dal Ministero dei Trasporti svizzero ha confermato l'attuabilità di tale borsa dal punto di vista tecnico ed economico.