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Le montagne, una scuola ­a cielo aperto
Le montagne, una scuola ­a cielo aperto
Perché anche i giovani possano immaginare un futuro in montagna, è necessario che abbiano una relazione personale con le montagne stesse, ­e che siano consapevoli delle dinamiche sociali ed ecologiche. Riflessioni sulla formazione ambientale nelle Alpi francesi.
L’effetto catalizzatore
L’effetto catalizzatore
Il cambiamento climatico è un dato di fatto. ­La domanda è come gestirlo. Per molti ­Comuni il programma dynAlp-climate della Rete di ­Comuni «Alleanza nelle Alpi» ha rappresentato il segnale di via, permettendo loro di lanciare progetti inerenti la gestione del cambiamento climatico.
Una tassa ecologica per migliorare la qualità della vita
Una tassa ecologica per migliorare la qualità della vita
Svolta energetica: il passaggio alle energie rinnovabili da solo non basta. Per impedire che le Alpi diventino una distesa di impianti idroelettrici, pale eoliche e pannelli fotovoltaici, è necessario ridurre i consumi. In Svizzera si discute su come procedere in questa direzione.
Punto di vista della CIPRA: La pista di bob Olimpionica di Torino verso lo smantellamento
Punto di vista della CIPRA: La pista di bob Olimpionica di Torino verso lo smantellamento
L'impianto, quasi mai utilizzato dopo i Giochi, ha il futuro segnato: tra ipotesi di improbabili forme di utilizzo sportivo e la prospettiva di lasciare posto ad uno skidome.
Verso la neutralità climatica con Alpstar
Verso la neutralità climatica con Alpstar
In che modo le Alpi possono diventare climaneutrali entro il 2050? Una dozzina di partner da tutti i Paesi alpini mostrano, nell'ambito del progetto Alpstar, che le emissioni di CO2 nello spazio alpino si possono ridurre efficacemente.
Baviera: la Convenzione delle Alpi in tribunale
Baviera: la Convenzione delle Alpi in tribunale
Presso la Corte costituzionale bavarese è stato presentato un ricorso contro l'individuazione di nuove aree edificabili, in cui per la prima volta si chiede il rispetto della Convenzione delle Alpi. La sentenza potrebbe modificare significativamente la protezione delle Alpi in Baviera.
Svizzera: società russa costruisce un resort di lusso
Svizzera: società russa costruisce un resort di lusso
Un gruppo di investitori russi potrà costruire un resort di lusso nel Vallese. Così ha deciso il Tribunale federale. In precedenza l'area interessata dal progetto è stata cancellata dall'inventario dei prati e pascoli secchi di importanza nazionale.
Turismo invernale: in Savoia c'è chi batte nuove strade
Turismo invernale: in Savoia c'è chi batte nuove strade
La neve è sempre più scarsa a Biot/F e la stazione sciistica è in profondo deficit. Il sindaco decide di intervenire smantellando l'impianto di risalita e impostando un'offerta turistica diversificata. Una decisione innovativa nelle Alpi occidentali.
Carovana delle Alpi 2012: Legambiente assegna bandiere nere e bandiere verdi
Carovana delle Alpi 2012: Legambiente assegna bandiere nere e bandiere verdi
Anche quest'anno, nell'ambito dela Carovana delle Alpi, Legambiente ha assegnato le bandiere nere ai responsabili dei maggiori attacchi all'ambiente alpino, ma non mancano gli esempi positivi, premiati con le bandiere verdi.
Nuove aree protette nelle Alpi
Nuove aree protette nelle Alpi
Dopo lunghi preparativi, è stato infine approvato: nelle Alpi austriache è sorto il parco della biosfera più esteso del Paese. In Francia viene intanto istituito un nuovo parco naturale regionale.
«Villach ha tratto enormi vantaggi»
«Villach ha tratto enormi vantaggi»
Josef Neugebauer era presente nel 1997, quando Villach diventò la prima «Città alpina dell’anno». Nel 2011 le Città alpine sono ormai una dozzina e Neugebauer si è ritirato in pensione. Josef parla delle potenzialità di ciò che è indeterminato e di ciò che va oltre l’anno della Città alpina.
«Mi sento una rotellina dell‘ingranaggio»
«Mi sento una rotellina dell‘ingranaggio»
Dapprima vi doveva nascere un laghetto balneabile. Alla fine, invece, ne è scaturita la valorizzazione delle torbiere basse e alte di Krumbach. Per Arnold Hirschbühl, Sindaco del Comune situato nel Vorarlberg in Austria, quando si tratta di decisioni importanti la partecipazione dei cittadini è imprescindibile.
Placebo o panacea?
Placebo o panacea?
Il termine «governance» è sulla bocca di tutti. Territorial, local, urban, european, global, e ultimamente anche climate governance – processi decisionali partecipativi per migliorare il mondo. Che cosa nasconde questo termine e quali sono le opportunità e le insidie incontrate nell’affrontare questo processo?
Parchi naturali in rete
Parchi naturali in rete
I trentini percorrono nuove viene nella protezione della natura: la “Rete delle aree protette trentine” valorizza tutto il territorio, dalle cime ai fondovalle. Nuovi formati e nuove forme di collaborazione danno luogo a risultati multiformi.
Logarska dolina: protezione economica della natura?
Logarska dolina: protezione economica della natura?
Per tutelare l’eccezionale paesaggio della Valle di Logar in Slovenia, nel 1987 tutto il territorio è stato trasformato in parco paesaggistico protetto. Nonostante ciò vi si è sviluppato un turismo di massa incontrollato.
Con la good governance verso l’autonomia energetica
Con la good governance verso l’autonomia energetica
Sono pochissimi i temi che compenetrano così intensamente tutti i settori della vita come la protezione del clima. La responsabilità è pesante soprattutto dove le emissioni di gas climaalteranti pro capite sono particolarmente elevate, come nelle Alpi. «Futuro energetico Vorarlberg» è un tentativo di far fronte a questa responsabilità.
Gestione concertatadelle acque
Gestione concertatadelle acque
L’acqua appartiene a tutti e a nessuno. Per evitare il depauperamento e le lotte di distribuzione, in Francia le parti in causa si sono impegnate contrattualmente ad adottare procedure concordate. Un esempio di questo tipo sono il Lago di ­Annecy e il bacino imbrifero del fiume Fier.
Dal centro della società
Dal centro della società
La partecipazione della società civile richiede un cambio di prospettiva: uno sviluppo che parta dal centro della società. Questo implica che non sia la società civile a poter partecipare al processo decisionale, ma che siano invece le autorità e gli esperti a partecipare a un processo promosso dalla popolazione. Nella genesi del Parc Ela, in Svizzera, si evidenziano alcuni aspetti di questo approccio.
«Contrastare la tendenza all’autonomizzazione dell’élite politica»
«Contrastare la tendenza all’autonomizzazione dell’élite politica»
I processi partecipativi a democrazia diretta possono contribuire a superare il divario che c’è fra élite politica e popolazione. Wilfried Marxer si batte a favore di più democrazia diretta dal livello locale fino a quello internazionale; non ultimo per governare con maggiore efficienza.
Il bosco a funzione protettiva richiede l’impegno di tutti
Il bosco a funzione protettiva richiede l’impegno di tutti
Perché il bosco possa adattarsi al cambiamento climatico e continuare a svolgere la sua funzione protettiva, è necessario un lavoro preventivo. Nei cosiddetti forum foreste montane i rappresentanti della gestione forestale, della caccia e del turismo sviluppano misure comuni. Nei corsi transfrontalieri in Baviera e nel Tirolo le conoscenze acquisite vengono approfondite.
Amministrazione comunale di čadrg: tutto portato a spalla
Amministrazione comunale di čadrg: tutto portato a spalla
Nelle Alpi slovene c’era una volta una nutrita schiera di contadini che si ribellò contro i proprietari terrieri. Gli uomini vennero condannati a morte, le donne cacciate dal paese. Fu loro permesso di portare via solo quello che fossero riuscite a trasportare sulla loro schiena. Perciò si caricarono in spalla i loro uomini e da Bohinj li trasportarono ad ovest, attraversando le montagne. Fra i ripidi pendii del Tolmin, su una terrazza in alto sopra una forra, fondarono un nuovo insediamento: adrg. Così vuole la leggenda.
«Comité de massif»: decidere e anticipare
«Comité de massif»: decidere e anticipare
La legge sulla montagna del 1985 ha istituito un comitato di sviluppo, gestione e protezione per ogni catena montuosa francese, e quindi anche per le Alpi. Questi comitati sono composti da tre organi: i rappresentanti delle amministrazioni locali, quelli del mondo dell’imprenditoria e quelli di associazioni, parchi naturali e mondo scientifico.
Orecchie aperte e rispetto
Orecchie aperte e rispetto
Non c’è una ricetta per i processi di governance. Sono troppo eterogenee le casistiche, le condizioni quadro e la composizione dei partecipanti. Nonostante ciò esistono alcuni caposaldi a cui fare riferimento quando, nella negoziazione di interessi, si punta ad arrivare a risultati virtuosi.
Una rete forte e durevole per le Alpi
Una rete forte e durevole per le Alpi
Chi legge gli annali della CIPRA si rende facilmente conto che, laddove le persone si mettono insieme superando tutti i confini e facendo fronte comune, i successi non mancano. E questo vale ancor oggi, 60 anni dopo la fondazione della Rete internazionale per la protezione e lo sviluppo sostenibile delle Alpi.
Agire insieme nel cambiamento climatico
I boschi alpini riusciranno a superare il cambiamento climatico solo se saranno messe insieme le diverse conoscenze acquisite da varie discipline. Questo richiede nuove forme di cooperazione e di comunicazione.
Come far clima
Come far clima
La protezione del clima è possibile. Ma molti non sanno come. La CIPRA mostra come proteggere il clima risparmiando addirittura. Il tutto avviene in alcune regioni pilota alpine.
Giovani, sensibilizzati sul clima e carichi di dinamismo
Giovani, sensibilizzati sul clima e carichi di dinamismo
Giovani provenienti da cinque Paesi alpini hanno deciso di impegnarsi - nell'ambito del progetto "My Clime-mate" - a favore della neutralità climatica delle Alpi. Alla fine di ottobre hanno fatto un bilancio e ideato nuovi piani.
"Continueremo proprio su questa strada"
"Continueremo proprio su questa strada"
Sono arrivati quasi tutti. Il salone delle feste di Idrija è pieno zeppo; suonano gli archi e gli ottoni dell'orchestra sinfonica giovanile appositamente convocata. C'è una rappresentazione teatrale; è arrivata perfino la televisione. Si ode un mormorio tra i 1.000 spettatori, che si alzano in piedi e battono le mani. Un uomo robusto in completo scuro sale sul palco. Sottili rughe, simili a cerchi nell'acqua, circondano la bocca sorridente e si estendono fino alle tempie imbiancate. Bojan Sever, Sindaco della cittadina slovena nelle Prealpi, tiene in mano l'attestazione di "Città alpina dell'anno 2011". Scattano i flash, l'applauso sale. L'evento ha avuto luogo poco più di sei mesi fa.
"La CIPRA è un fulcro e uno snodo"
"La CIPRA è un fulcro e uno snodo"
Chris Walzer, lead partner di Econnect, parla di reti ecologiche, barriere mentali e paesaggi permeabili.
Le regioni chiedono una nuova strategia per le Alpi
Le regioni chiedono una nuova strategia per le Alpi
La Comunità di lavoro delle regioni alpine presenta un documento per lo sviluppo di una macroregione alpina. Si parla di intensificare la collaborazione nei settori di energia, trasporti e agricoltura, oltre che di incentivi. Solo la Convenzione delle Alpi non viene neppure menzionata.